Andrea Canetta

Aus Theaterlexikon - CH
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* 2.1.1958 Lugano TI. Figlio di →Alberto Canetta, attore e regista.

Si avvicina al teatro attraverso il Gruppo Studentesco diretto a Lugano dal padre Alberto dove è attore, tecnico e assistente alla regia; per il gruppo firma la regia di I costruttori d’impero di Boris Vian (Trevano-Canobbio, Aula Magna STS, 1982). Dopo gli studi di filosofia e storia del cinema all’Università di Firenze (1980-85), segue un corso di sceneggiatura diretto da Ugo Pirro a Roma (1986-87). Rientrato in Ticino, lavora come attore per il Teatro alla →Radio Svizzera Italiana (RSI), Lugano TI (Andrea in Paese di Mare di Natalia Ginzburg, regia di →Fabio Barblan, 1982; traduzione e regia di L’albero e il bambino di →Bernard Liègme, 1987) e nella compagnia del →Teatro la Maschera, Lugano TI (Riccardo III di Shakespeare e Il giardino dei ciliegi di Čechov nel 1985; Il processo da Kafka nel 1987); qui esordisce anche come regista professionista (Tandem di Liègme, con →Enrico Bertorelli e →Silli Togni, 1985) e autore (Fruscio d’ombre, 1986). Alla morte del padre (1987) gli succede alla direzione della compagnia, firmando le regie di Fine della corsa di John Le Carré (1988), Elettra di Marguerite Yourcenar (1988), Interrogatorio e Lamento di Friedrich Glauser (1989), Menzogne della mente di Sam Shepard (1991, al →Teatro Kursaal di Lugano), Lettere d’amore di A.R. Pete Gurney (1992), Il concilio d’amore di Oscar Panizza (1993). Nel 1994 scrive e dirige un secondo testo teatrale, Un cerchio azzurro, immenso. Nel cuore una stella, intensa storia d’amore e guerra impregnata dell’esperienza di lavoro come documentarista per la →Televisione della Svizzera Italiana (TSI), Comano TI in Bosnia-Erzegovina. Durante la sua direzione, programma inoltre spettacoli con la regia di Franco Passatore, →Antonio Ballerio, Fabio Battistini, Alberto e Gianni Buscaglia, →Letizia Bolzani. Forti dissidi sulla direzione portano però a una scissione del Teatro la Maschera, con la creazione della →Compagnia Luganoteatro, Lugano TI. C. si trova allora a dirigere una formazione ridotta, con problemi finanziari e firma l’ultima stagione della compagnia (1995) affidandosi a nuovi attori (→Anna Galante, Claudio Ridolfo) e registi (Julius Effenberger, Luca Sandri). Conclusa l’esperienza teatrale, C. si dedica alla regia televisiva presso la TSI, con produzioni anche di finzione (Vietato filmare, 1996; L’ultima tentazione, 1998; Turno di notte: la falena, 2002).



Autore: Pierre Lepori



Fonte:

Lepori, Pierre: Andrea Canetta, in: Kotte, Andreas (a.c.): Dizionario teatrale Svizzero, Chronos Verlag Zurigo 2005, vol. 1, p. 337, vedi immagine p. 337.

Normdaten

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