Martha Fraccaroli

Aus Theaterlexikon - CH
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* 13.1.1928 Barbengo TI, all’anagrafe Martha Fraccaroli-Bigger, moglie di Nedo Fraccaroli, attore di teatro amatoriale.

Si avvicina al teatro dialettale dai microfoni della →Radio Svizzera Italiana (RSI), come attrice caratteristica per la "Domenica popolare", sotto la direzione di →Sergio Maspoli con il quale lavorerà anche in spettacoli pubblici con la compagnia del →Teatro dialettale alla RTSI (a partire da Antonio Cioccarelli verdura & affini, Biasca, Teatro Politeama, 1979, nel ruolo di Carolina). Dal 1965 inizia una fortunata produzione di commedie dialettali per la RSI, realizzate da Maspoli (La gallina faraona, 1965; Na storia d’altri temp [Una storia d’altri tempi], 1968), Giancarlo Zappa (Ul ben di fiöö [Il bene dei ragazzi], 1970; La cà di poss [La casa dei noiosi], 1971; Candelora, 1977; E se la storia la cambiass? [E se la storia cambiasse?], 1981) e →Fernando Grignola (La casciadora [La cacciatora], 1981; Lümin pizz [Lucignolo acceso], 1989). In seguito la sua attività di autrice dialettale si estende alla →Televisione della Svizzera Italiana (TSI), a partire dal 1980 con la commedia Ona storia ingarbüiada [Una storia ingarbugliata]. In registrazioni pubbliche di produzioni RTSI, si ricordano in particolare: La serva affezionada, adattamento dialettale da Goldoni (Chiasso, Cinema-Teatro Excelsior, 1979, regia di →Vittorio Barino), Ol Gilberto e i sò donn [Gilberto e le sue donne], Chiasso, Cinema-Teatro Excelsior, 1982, regia di Barino. Dal 1981 il regista Barino diventa inoltre co-autore dei suoi testi, a cominciare da Ma ‘l testimoni al dormiva [Ma il testimone dormiva], che inaugura il genere dello sceneggiato poliziesco dialettale alla TSI; il tandem Barino-Fraccaroli traghetterà il teatro dialettale ticinese dalle ambientazioni nostrane di Maspoli e Grignola, verso forme più moderne e seriali d’intrattenimento: l’originale televisivo (Un mes con la sciura Armida [Un mese con la signora Armida], 1983; Dal ‘39 in sü [Dal ’39 in poi], 1985), il giallo (Antiquariati Nichetti, 1983), la Situation comedy (Una famiglia da gent viscora [Una famiglia di gente vispa], 1991-1999; Ol ristorant San Sisto [Il ristorante san Sisto], 1997-2000). Sul palcoscenico, molto nutrita è la produzione di commedie leggere, per l’annuale appuntamento di fine anno alla RTSI, al →Teatro Cittadella di Lugano; si ricordano: Ol consiglier da Stat [Il consigliere di Stato], sempre co-firmato e diretto da Barino, 1993; Scapà e tornà gh’è tütt da guadagnà [Scappare e tornare, c’è solo da guadagnarci], 1994. Nel 1999 è inoltre tra i fondatori del TEPSI (Teatro Popolare della Svizzera Italiana), diretto da →Yor Milano, per cui scrive I bosii i g’ha i gamb cürt [Le bugie hanno le gambe corte], per la regia di Barino (2000). Al di fuori della RTSI, F. è stata fondatrice della filodrammatica La dialettale Teatro di Lugano (nel 1984), con la quale ha proposto tra l’altro anche lavori d’ispirazione religiosa nelle chiese ticinesi (La Pasqua in dal Vecc e Növ testament [La Pasqua nel Vecchio e nel Nuovo Testamento]) e ha collaborato con la filodrammatica Cör e fantasia di Canobbio.



Autore: Pierre Lepori



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