Settimane Musicali di Ascona

Aus Theaterlexikon - CH
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Rassegna annuale, musica e teatro musicale

Fondate nel 1946 su iniziativa del locale Circolo di Cultura, nelle persone dell’avvocato Leone Ressiga Vacchini, del compositore Vladimir Vogel e del pianista Alessandro Chasen, da Bruno Crociani, Fedele Cavalli e Carlo Vester, la rassegna si identifica da principio come un insieme di proposte musicali rivolte non tanto alla popolazione locale, bensì ai turisti soprattutto tedeschi che trascorrono le vacanze primaverili nell’amena località del Lago Maggiore. Fino al 1948 i concerti, concentrati nello spazio temporale di una settimana, vengono effettuati presso la Chiesa del Collegio Papio o in sedi alternative, talora di fortuna, come la palestra delle scuole comunali. Il prestigio rapidamente raggiunto dalla rassegna grazie all’oculata scelta delle proposte e degli esecutori, nonché all’incremento numerico delle serate, impone a partire dal 1968 il reperimento di altre sedi, come la Chiesa di San Francesco a Locarno, in attesa di un’auspicata sede stabile. Nell’ambito della Pro Ascona si viene quindi a creare una commissione artistica presieduta dal 1976 da Dino Invernizzi. Nei medesimi anni, allineato alla formula del festival estivo profittante delle tournée dei grandi nomi della musica, incomincia a trovar spazio nella programmazione un ruolo di promozione delle composizioni di autori svizzeri, autorizzato anche dall’annuale presenza dell’Orchestra della →Radio Svizzera Italiana (RSI). Innumerevoli gli artisti che si sono susseguiti alle Settimane Musicali: non si possono trascurare i direttori d’orchestra →Edwin Loehrer (1946, 1949, 1950, 1966, 1978), →Otmar Nussio (sei presenze dal 1946 al 1955), Edmond de Stoutz (undici presenze dal 1947 al 1977); i violinisti Yehudi Menuhin (dieci presenze dal 1952 al 1974) e Isaac Stern (sette presenze dal 1954 al 1988); i pianisti Nikita Magaloff (otto presenze dal 1964 al 1992) e Vladimir Ashkenazi (sette presenze dal 1984 al 1997 anche come direttore); i vocalisti Elisabeth Schwarzkopf, →Maria Stader, →Fernando Corena (1946, 1953), Cecilia Bartoli (1993, 1995, 2002), Cathy Berberian (1975). Dal 1976, alcuni concerti si trasformano in occasioni teatrali di notevole rilievo, a partire dal Ludus Danielis, dramma liturgico del dodicesimo secolo, presentato presso la Chiesa di San Francesco (sotto la direzione di René Clemencic). Fanno seguito Guillaume De Machaut, itinerario di musica e poesia nell’allestimento di Gilberto Isella e Carlo Piccardi (Chiesa del Collegio Papio, 1977); Senza fili, immagini, parole e suoni del futurismo collegati da Gilberto Isella, Gianfranco Maffina e Carlo Piccardi, con gli attori del Teatro della Ringhiera di Roma e il Gruppo di Danza Choreo 77, diretto da →Juri Ackermann (1979); Les Troqueurs, opera buffa in un atto di Antoine D’Auvergne (1983, coreografia di Sarah Cremer, direzione di Stephen Preston, con i danzatori e gli strumentisti del London Baroque Dance Theatre); Selva di varia ricreazione, "Diversi ridiculosi accidenti cavati dall’omonima raccolta di Orazio Vecchi (Modena, 1550-1605), tramezzati con nuovi e appropriati intermedi da recitarsi per le maschere e con ogni diligenza accomodati in commedia armonica da Sergio Vartolo, con l’aggiunta di alcune facezie vocali di Adriano Banchieri" (1984, direzione di Anthony Rooley); La locanda di Halle, "commedia quasi un concerto" di Eduardo Rescigno (1985, direzione di Gilbert Bezzina, con Umberto Ceriani, Ernesto Calindri e il soprano Daniela Dessì); Bonjour Paris, fantasia in due parti sul "Gruppo dei Sei" di Ornella Volta (1986, direzione di →Marc Andreae, con i danzatori del Teatro del Mimodramma e i clown →Maria Bonzanigo e →Daniele Finzi Pasca); Il pastor fido, tragicommedia pastorale di Giovanni Battista Guarini (Nuova Palestra Comunale, 1987, con il →CH-Tanztheater).

Bibliografia

  • 50eSettimane Musicali, a cura dell’Ente Turistico Ascona e Losone, 1995.


Autore: Giorgio Appolonia



Fonte:

Appolonia, Giorgio: Settimane Musicali di Ascona, in: Kotte, Andreas (a.c.): Dizionario teatrale Svizzero, Chronos Verlag Zurigo 2005, vol. 3, p. 1679,