Raniero Gonnella

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* 24.8.1911 Milano (I), † 18.5.2000 Lugano TI.

Figlio di padre toscano e madre tedesca, cresce a Milano dove frequenta l’Accademia dei Filodrammatici ottenendo nel 1932 il diploma di dizione, recitazione e cultura teatrale. Subito scritturato per 3 anni nella compagnia di Cesco Baseggio, debutta a Roma (Teatro Argentina) con La locandiera di Carlo Goldoni. Tra il 1935 e il 1937 è chiamato alle armi per la guerra d’Etiopia e dopo il rimpatrio entra nella compagnia Borboni-Stival-Racco. Nel 1941 viene richiamato a Parma come istruttore degli allievi ufficiali di cavalleria e qui costituisce la sua prima compagnia come attore-capocomico, con attori e attrici sfollati. Nell’ottobre del 1945 è ancora con Baseggio e, prima compagnia italiana in Svizzera dopo la guerra, recita a Lugano, Bellinzona, Locarno e allo →Schauspielhaus di Zurigo con Le Baruffe chiozzotte di Goldoni. Tornato in Svizzera nel 1946 con la compagnia di Giulio Stival e Laura Carli, viene scritturato nello stesso anno dalla →Radio Svizzera Italiana (RSI) in cui, per più di 50 anni, è attore drammatico e brillante, presentatore e animatore, ed è anche autore di bozzetti, sketch e atti unici. È poi nella →Compagnia Teatro La Cittadella di Lugano fondata e diretta da →Alberto Canetta: è Alberto ne Il Piccolo Caffè di Tristan Bernard (1962), Filippo in Le smanie per la villeggiatura di Goldoni (1963), Bertoldo in Bertoldo a corte di Massimo Dursi (1964). Con l’apertura degli studi televisivi in Ticino, G. inizia uno stretto rapporto di collaborazione anche con la →Televisione della Svizzera Italiana (TSI): è protagonista (Bepi) de L’avvocato difensore di Mario Marais (Lugano, Padiglione Conza, 1961, regia di →Sergio Genni, con la supervisione di Baseggio), in una delle prime registrazioni pubbliche della TSI. Tra le sue interpretazioni teatrali per la televisione si ricorda: Il generalissimo di Ferenc Molnár (regia di Genni, 1962); I balconi sul Canal Grande di Alfredo Testoni (regia di Genni, 1965) e alcune commedie goldoniane sotto la direzione di →Vittorio Barino (La finta ammalata, 1977; La figlia obbediente, 1978). Caratterista capace di muoversi in vari registri (per due mesi lavora anche con il circo Togni), nel 1985 G. interpreta un commovente Firs ne Il giardino dei ciliegi di Čechov, nel 1986 lo stralunato Cecch di El nost Milan di Carlo Bertolazzi, per la regia di Alberto Canetta (→Teatro la Maschera). È stato inoltre fotografo per il "Corriere del Ticino" e la "Rivista di Lugano".



Autrice: Paola Beltrame



Fonte:

Beltrame, Paola: Raniero Gonnella, in: Kotte, Andreas (a.c.): Dizionario teatrale Svizzero, Chronos Verlag Zurigo 2005, vol. 1, pp. 735–736.

Normdaten

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