Vittorio Barino
* 13.6.1935 Riva San Vitale TI.
Dopo la laurea in scienze economiche alla Hochschule di San Gallo, frequenta stages allo →Stadttheater di Basilea e alla Pathé Film di Parigi. Entra alla →Televisione della Svizzera Italiana (TSI), Comano TI nel 1968, come regista teatrale, in particolare nel repertorio leggero e comico (Labiche, Feydeau, Coward, Guitry); dal 1987 viene nominato a capo del Dipartimento spettacolo. Tra le sue regie di teatro televisivo si ricordano: Idillio villereccio di G.B. Shaw (con Raffaella Carrà e Achille Millo, 1968), Finestre sul Pò di Alfredo Testoni (1973, con Erminio Macario), Il teatro comico, La finta ammalata, La figlia obbediente di Goldoni (1975, 1977, 1978), La meteora di →Friedrich Dürrenmatt (1977), Tanta pietà per me di →Adolf Muschg (1982). In palcoscenico dirige La serva affezionata (in versione dialettale) e Il contrattempo, ossia il chiacchierone imprudente di Goldoni (Chiasso, Cinema-Teatro Excelsior, 1979 e →Cinema Teatro, Chiasso TI, 1985); Felicita Colombo e Nonna Felicita di Giuseppe Adami (Chiasso, Cinema-Teatro Excelsior, 1982 e 1985), con →Mariuccia Medici e Ernesto Calindri; Quel signore che venne a cena di Hart e Kaufmann (Lugano, →Teatro Cittadella, 1989). Firma inoltre una regia per il →Teatro della Svizzera Italiana, Biasca TI (Volpone di Ben Jonson, Bellinzona, Aula Magna Scuole Nord, 1984). Si dedica poi, con particolare successo di pubblico, alle realizzazioni della compagnia del →Teatro dialettale alla RTSI, con testi di →Martha Fraccaroli (Ol Gilberto e i sò donn, Chiasso, Cinema-Teatro Excelsior, 1985) o scritti con lei a quattro mani (Ol consiglier da stat e I surpres dal divorzi, Lugano, Teatro Cittadella, 1993 e 1995). Nel 1998 dirige inoltre Ul mort in cà di →Flavio Maspoli (Mendrisio, Teatro Admiral). È anche regista di sceneggiati televisivi (La röda la gira di →Francis Borghi, 1981-87; Arsenio Lupin, 1988 e 1996; Voltamarsina dal romanzo di Francesco Alberti, 1990).
Autore: Pierre Lepori
Fonte:
Lepori, Pierre: Vittorio Barino, in: Kotte, Andreas (a.c.): Dizionario teatrale Svizzero, Chronos Verlag Zurigo 2005, vol. 1, p. 120.